Non è obbligatoria in tutti i procedimenti, anche se l’obbligo di farsi rappresentare da un avvocato è stato notevolmente esteso.
La rappresentanza di un avvocato è obbligatoria in linea di principio davanti al tribunale giudiziario, anche nei procedimenti sommari, tranne che in alcune materie specifiche al di sotto dei 10.000 euro, come le controversie elettorali.
La rappresentanza di un avvocato è obbligatoria davanti al giudice dell’esecuzione al di sopra dei 10.000 euro.
Anche presso il Tribunale commerciale, compresi i procedimenti sommari, la rappresentanza di un avvocato è obbligatoria al di sopra dei 10.000 euro.
La rappresentanza di un avvocato non è obbligatoria presso il Tribunale della Famiglia, ad eccezione dei casi di divorzio, separazione legale e liquidazione dei beni.
Presso il Tribunale del lavoro, la rappresentanza di un avvocato non è obbligatoria in primo grado, ma lo è in appello.
In materia penale, l’assistenza di un avvocato non è obbligatoria, eccetto che per il CRPC (Apparizione su riconoscimento preventivo di colpevolezza), davanti alla Corte d’Assise e per i minori.